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Itinerario Fossalta di Piave. I segni delle epoche

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Fino al XVIII secolo, come fecero un po' dovunque, le famiglie patrizie veneziane anche a Fossalta acquistarono proprietà sia per incrementare l'agricoltura, sia per erigere ville destinate alla villeggiatura.
Fossalta ha subito purtroppo danni gravissimi al suo patrimonio storico e artistico.
Tuttavia rimangono alcune tracce interessanti di un passato fortunatamente non del tutto sacrificato al furore della guerra del 1915-18.
Perciò possiamo vedere la Villa Tolotti-Silvestri, che risale alla fine del secolo XVIII, con le caratteristiche delle costruzioni veneziane.Più elaborata è Villa Rossetto, del secolo XIX, dalla facciata semplice e lineare, col classico poggiolo.

Sul lato sinistro una grande loggia con quattro archi sottostanti, sostenuti da tre colonne eleganti e snelle. Portiamoci ora in Piazza Vittoria, dove svetta il campanile affusolato e si innalzano la chiesa e i fabbricati che vi si affacciano.

Per il resto Fossalta si presenta al visitatore come un arioso e lindo centro residenziale, che si è ricostruito e abbellito in forme razionali e moderne, restando però al tempo stesso vigile custode di tante memorie del passato, tra le quali emergono quelle legate alle tristi vicende belliche del '15-'18.

Si può vedere così la lapide inaugurata nel 1979 sull'argine del Piave, a ricordo del grande scrittore americano Ernest Hemingway, che combatté in prima linea con la fanteria Italiana, rimanendovi fino all'armistizio.

Una visita è pure d'obbligo al Battistero costruito nel 1983, a ricordo della follia della prima guerra mondiale e a monito di pace e fratellanza.

 

Crediti e Bibliografia: Testo e foto tratte dall'opuscolo 'Itinerari della Provincia di Venezia' - Edizioni Turismo Veneto

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