Noto sin dalla fine del secolo scorso per una serie di ritrovamenti occasionali, il sito archeologico di Lova è tornato al centro dell'attenzione nel corso degli ultimi anni ottanta, a seguito del ritrovamento di una novantina di bronzetti votivi di tradizione veneta.
Le prospezioni magnetiche e i saggi di scavo statigrafico condotti tra il 1990 e il 1993 hanno rivelato l'esistenza di un complesso architettonico monumentale di grandi dimensioni. Sulla base dei reperti archeologici rinvenuti, soprattutto bronzetti votivi, tale complesso è da ritenersi un luogo di culto, ascrivibile ad un arco cronologico compreso tra il II sec. a. C. ed il I sec. d. C.
Il Museo Archeologico di Campagna Lupia, accanto ai reperti rinvenuti, propone al visitatore un percorso illustrativo delle metodologie e dei risultati conseguiti nelle diverse fasi dell'indagine che ha condotto alla scoperta del santuario, forse legato al ramo del fiume Medoacus (Brenta) che vi scorreva nelle vicinanze.
Dalla combinazione dei dati forniti dalle prospezioni geofisiche, dalle analisi geosedimentologiche e dalle indagini archeologiche, è emerso un quadro generale di straordinario interesse. Il complesso di Lova è evidentemente il frutto di un progetto unitario, che mirava a dare una veste monumentale di impronta ellenistico-romana ad un preesistente luogo di culto veneto.
Tale progetto fu probabilmente un'iniziativa dei Romani all'epoca in cui essi iniziarono il processo di integrazione della terra degli antichi Veneti, culminato nel suo definitivo assorbimento nello Stato romano sotto líimperatore Augusto.
Indirizzo: Via Pio La Torre, 30010, Campagna Lupia
Area: Venezia, Riviera del Brenta, Campagna Lupia
Tel.: (+39)041467035
Email: cultura@comune.campagnalupia.ve.it
Orari di apertura: su prenotazione