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APT della Provincia di Venezia, approvato il bilancio 2011. Il Consiglio denuncia la situazione di sofferenza.

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Venezia, 30 maggio 2012

 

L'Assemblea dell'APT provinciale ha approvato il bilancio consuntivo 2011, che chiude in sostanziale pareggio (utile netto 10 mila euro circa), generato da ricavi per il servizio pubblico per circa 4 milioni e ricavi di mercato per circa 1,8 milioni, a fronte di rispettivi costi per il servizio pubblico di 4 milioni e 300 mila euro e per l'attività di mercato di 1 milione e 500 mila euro.

Per quanto riguarda le attività svolte, a fronte di una riduzione rispetto al 2010 di circa l'11% delle ore di apertura, per effetto degli uffici chiusi nella stagione 2011, si è registrato un incremento degli utenti dell'8,6%, confermando che il servizio pubblico viene comunque erogato dove maggiore è la richiesta dell'utenza.
Il Consiglio di Amministrazione ha esaminato la questione della decurtazione del 55% dei fondi assegnati nel 2012 alla Provincia di Venezia dalla Giunta Regionale, pari a 1 milione e 460 mila euro per il finanziamento delle funzioni in materia di turismo affidate ad APT. In seguito all'incontro svoltosi il 15 maggio tra i Presidenti dei due Enti e in data 21 maggio tra i vertici aziendali e i rappresentanti sindacali, è stato evidenziato la stato di sofferenza che un taglio così rilevante comporterebbe per l'APT, in termini di approvazione del bilancio di previsione 2012 e impatto sulla gestione aziendale e sulle componenti d'impresa.
Il Consiglio, denunciata la gravità della situazione, ha disegnato gli scenari possibili relativi al futuro dell'Azienda, che vede messa a rischio la continuità aziendale e comunque pesanti interventi di ristrutturazione e riorganizzazione anche a livello occupazionale. Il Consiglio, preso atto dell'impossibilità di formare il bilancio preventivo 2012, si è riservato di riconvocarsi a breve per le determinazioni definitive. Nel contempo alcuni consiglieri si sono dichiarati pronti a dimettersi dall'incarico, in polemica contro le decisioni della Regione. Il Presidente Enrico Miotto sottolinea che lo stato di sofferenza di APT discende dalla visione non baricentrica di Venezia rispetto alla politiche del turismo della Regione e non alla caduta dei livelli di servizio dell'informazione turistica.
"La prima provincia turistica d'Italia - dichiara il Presidente Miotto - merita maggiore attenzione dalla Regione, che proprio grazie ai nostri numeri gode della leadership nazionale. Quando nel 2011 a fronte di una riduzione dei trasferimenti e di chiare indicazioni regionali abbiamo profondamente riorganizzato la nostra Azienda, credevamo di essere all'inizio di una fase nuova che avrebbe eliminato doppioni e sovrapposizioni e ci avrebbe proiettato verso una gestione più manageriale e attenta al mercato. Purtroppo quest'anno constatiamo che le indicazioni non ci sono e l'auspicata progettualità si traduce in una progressiva asfissia che porta APT e Consorzi di Promozione Turistica a non avere più risorse per continuare la loro mission. Se a ciò aggiungiamo che la comunicazione è arrivata a ridosso della stagione estiva, questo conferma la sensazione che la regia turistica sia sempre più lontana da Venezia e dalle spiagge.

In questo difficile momento in cui tutti combattiamo per difendere i posti di lavoro delle imprese che operano nelle realtà in crisi, paradossalmente ci troviamo di fronte ad una scelta che potrebbe creare disoccupazione in un'Azienda sana e attiva nel principale settore economico del Veneto".