La preziosa funzione di collettore di acque dolci, svolta attualmente dall'antico canale Caligo, conferisce al piccolo alveo che si addentra verso le valli di Lio Maggiore particolari caratteri naturalistici.
Le sponde del primo tratto ospitano infatti la calta (Caltha palustris), il romice acquatico (Rumex hydrolaphatum) e lo sparganio (Sparganium erectum) filtrati dall'ambiente fluviale del Sile.
Nel tratto più interno prevale invece la canna di palude (Phragmites australis), mentre alla sommità delle rive si sviluppa una folta siepe di tamerice (Tamarix gallica), rovo (Rubus ulmifolius) e pioppo bianco (Populus alba).

La stessa fauna del Caligo è copiosa ed interessante: tra i rettili, ad esempio, non sono rare la tartaruga palustre (Emys orbicularis) e la biscia tessellata (Natrix tessellata), mentre gli uccelli sono rappresentati da specie che vi nidificano e da specie che frequentano l'ambiente per ragioni alimentari.
Numerosa tra gli uccelli nidificanti è la gallinella d'acqua (Gallinula chloropus), ma frequenti sono anche la folaga (Fulica atra) ed il martin pescatore (Alcedo atthis).

Quanto alle visite temporanee si segnala l'assidua presenza dell'airone rosso (Ardea purpurea) e della garzetta (Egretta garzetta), mentre meno regolare è quella del gabbiano reale (Larus argentatus) e decisamente rara quella del tarabuso (Botaurus stellaris).
Complessivamente dunque l'esile vena d'acqua dolce del canale Caligo costituisce un biotopo complementare prezioso al vasto ecosistema misto delle valli da pesca lagunari.

Il testo e le foto riportate su questa pagina sono liberamente estratti, per gentile concessione dell'editore, dal libro 'Escursioni LAGUNA NORD VENEZIA' , scritto da Michele Zanetti, della serie Itinerari Fuoriporta pubblicato dalla Casa Editrice CIERRE Edizioni, Via Ciro Ferrari 5, 37060 - Caselle di Sommacampagna (VR)
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