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Ernest Hemingway

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Alla laguna di Caorle, Ernest Hemingway, premio Nobel per la letteratura nel 1954, dedicò alcune delle sue pagine più belle nel libro 'Di là dal fiume e tra gli alberi'.
Nato a Oak Park, nell'Illinois, il 21 luglio 1899, arriva a San Gaetano di Caorle, per la prima volta nell'inverno del 1948, ospite del Barone Raimondo Nanuk Franchetti, al quale era legato dalla passione per la caccia e da una profonda amicizia.
Soggiorna nella villa padronale di S.Gaetano quando giunge con la moglie Mary Welsh e nella casa di caccia Valgrande quando viene da solo.
Ancora oggi gli anziani del posto ricordano quest'uomo grande che arrivava con un'auto enorme e accarezzava la testa dei bambini.

Alla laguna di Caorle, lo scrittore americano, si ispira per alcune pagine del romanzo 'Di là del fiume e tra gli alberi, pubblicato in America nel 1950 ed in Italia nel 1965. Hemingway pensava di aver trovato quello che invano aveva sempre cercato nel suo girovagare per il mondo: la felicità e l'amore espressi nel gioioso rapporto con la giovane fanciulla veneziana, descritto nelle pagine del suo libro. E' all'interno di questa relazione d'affetto con la giovane Renata che, nelle vesti di Colonnello dell'esercito americano, offre un tributo memorabile a Caorle, descrivendone i luoghi, i paesaggi e le atmosfere:

Quattro barche risalivano il canale principale verso la grande laguna a nord...Spuntò l'alba prima che giungessero alla botte di doghe di quercia immersa nel fondo della laguna... il cacciatore...scese nella botte e il barcaiolo gli porse i due fucili... Ora c'era più luce e il cacciatore ... riuscì a vedere il contorno basso della punta di là della laguna...più oltre c'era ancora palude ed infine il mare aperto...

Osservò il cielo rischiararsi oltre il lungo margine della palude e vide in lontananza le montagne coperte di neve. Il colonnello udì uno sparo alle spalle dove sapeva che non c'erano appostamenti e voltò il capo a guardare di là della laguna gelata la lontana spiaggia coperta di falasco'. Volavano alti nel cielo i germani reali e i codoni si alzavano all'improvviso dai canneti verso spazi eterni; guizzava il cefalo a mezz'aria ricadendo nell'acqua e le anatre si perdevano nei giochi di ali e di luci. E. Hemingway.

 

Sono i momenti più belli di Hemingway quelli che egli vive in questo paesaggio magico, in queste solitudini dove la voce umana viene appena sussurrata. E dove il mondo e i suoi rumori diventano lontani; dove la quiete assume dimensioni nitide e leggere. Leggere, appunto, come il volo dei gabbiani e degli aironi, che solcano eleganti il cielo incontaminato della laguna di Caorle, un paesaggio unico per ritrovare l'autenticità della natura.